“Il Training Autogeno è come un'isola deserta in cui ciascuno di noi può rifugiarsi durante la giornata. Rifugio che serve non tanto per sfuggire alla realtà quotidiana, ma per trovare una zona di recupero delle proprie energie, un momento in cui possano venir richiamate tutte le forze disponibili, per essere in grado di meglio affrontare la realtà stessa, quando questa ci procura ansia, e uscirne quindi rafforzati e organizzati.” (Gisela Eberlein, allieva del dott. Schultz)
Il Training Autogeno è una tecnica di rilassamento sviluppata all’inizio del 1900 da Johannes Heinrich Schultz, uno psichiatra tedesco.
L’obiettivo di questa tecnica si può identificare nella riarmonizzazione delle funzioni organiche e viscerali: nella messa in riposo del sistema neurovegetativo, per realizzare uno stato di calma, distensione e benessere sempre più generalizzati ed intensi, a mano a mano che l’allenamento procede.
Il rilassamento che si sperimenta attraverso questa tecnica è il risultato di modificazioni, commutazioni a livello fisiologico: allenarsi ad ascoltare le proprie sensazioni corporee, mantenendo l’attenzione su di sé, consente un’immediata commutazione o concentrazione alla calma, che aiuta a distanziarsi dalla dimensione quotidiana, imparando a non farsi travolgere dall’ansia o dallo stress.
Durante il T.A. attiviamo delle zone del cervello, e in particolar modo quella parte del cervello che viene denominata "cervello rettiliano", che è la parte più antica, mentre disattiviamo le parti del cervello più nuove, come la corteccia cerebrale, raggiungendo uno stato di rilassamento.
Sappiamo che il nostro sistema nervoso si divide in centrale (SNC), che dipende dalla volontà (ci consente ad es. di muovere i muscoli) e vegetativo (SNV), indipendente dalla volontà e che interviene quindi sull’apparato respiratorio, cardiocircolatorio, gastro-enterico e sulla termoregolazione. Il SNV si suddivide a sua volta in simpatico e parasimpatico: il primo è responsabile dell’attivazione/stimolazione dell’organismo, mentre il secondo ha la funzione opposta, si occupa di “rilassare” l’organismo. Il training autogeno interessa esclusivamente il SNV ed in particolare cerca di ristabilire un equilibrio tra i sistemi simpatico e parasimpatico.
Uno dei principi su cui si basa il T.A. è l'ideoplasia, che consiste nella capacità di un elemento ideativo (immagine, pensiero, concetto) di produrre modificazioni somatiche, nel corpo.
Un aspetto interessante della proposta del T.A. è che permette di realizzare "attivamente" un rilassamento: si tratta di un’auto-suggestione, cioè di un’influenza esercitata autonomamente su se stessi e non indotta dall’esterno, come ad es. nell’ipnosi. Autogeno significa appunto che “si genera da sé”, senza l’ausilio di interventi esterni. Una volta appreso, diventa uno strumento che può essere utilizzato quando si vuole, in ogni contesto, da soli, per raggiungere uno stato di rilassamento.
Il T.A. viene applicato in diversi contesti.
Viene proposto principalmente per la cura di ansia, insonnia, emicrania, cefalea, dolori muscolo-tensivi alla zona cervicale, attacchi di panico e in tutte quelle situazioni problematiche in cui l'aspetto psicosomatico è rilevante, ad esempio in caso di problemi gastrointestinali (coliti, gastriti di origine nervosa), dermatologici, respiratori (asma), ipertensione psicogena, tic nervosi, balbuzie/afonia, ecc...
E’ utile nello sport per il miglioramento delle prestazioni. Viene utilizzato per alleviare il dolore, per cui alcune declinazioni specifiche del training autogeno vengono usate ad esempio anche per la preparazione al parto.
Inoltre può avere un effetto positivo sul potenziamento di alcune attività mentali come l’attenzione, la memoria, la concentrazione, rivelandosi quindi utile anche per gli studenti e per chiunque pratichi attività di tipo intellettuale.
Diverse ricerche sperimentali hanno ormai dimostrato l'efficacia del Training Autogeno nella riduzione del dolore e nel miglioramento dei disturbi del sonno, oltre che più in generale nell'alleviare la tensione psico-fisica, rendendolo perciò una tecnica particolarmente adatta ed efficace nel trattamento della patologia della FIBROMIALGIA (Autogenic Training: a mind-body approach to the treatment of fibromyalgia and chronic pain syndrome, 2001, di Sadigh M.R. - Autogenic Training: a mind-body approach to the treatment of chronic pain syndrome and stress related disorders, 2012, di Sadigh M.R. e Moore E.A.- A case of fibromyalgia treated with medical and Autogenic Training, 2005, di Goto, Asama e Nakai).
- Il corso individuale di Training Autogeno, proposto nello studio di psicologia di Casteggio, è strutturato in 8 incontri della durata di circa un'ora, a cadenza settimanale. -
- Per avere ulteriori informazioni su questa tecnica di rilassamento, leggi l'articolo "TRAINING AUTOGENO" -
Il Training Autogeno è una tecnica di rilassamento sviluppata all’inizio del 1900 da Johannes Heinrich Schultz, uno psichiatra tedesco.
L’obiettivo di questa tecnica si può identificare nella riarmonizzazione delle funzioni organiche e viscerali: nella messa in riposo del sistema neurovegetativo, per realizzare uno stato di calma, distensione e benessere sempre più generalizzati ed intensi, a mano a mano che l’allenamento procede.
Il rilassamento che si sperimenta attraverso questa tecnica è il risultato di modificazioni, commutazioni a livello fisiologico: allenarsi ad ascoltare le proprie sensazioni corporee, mantenendo l’attenzione su di sé, consente un’immediata commutazione o concentrazione alla calma, che aiuta a distanziarsi dalla dimensione quotidiana, imparando a non farsi travolgere dall’ansia o dallo stress.
Durante il T.A. attiviamo delle zone del cervello, e in particolar modo quella parte del cervello che viene denominata "cervello rettiliano", che è la parte più antica, mentre disattiviamo le parti del cervello più nuove, come la corteccia cerebrale, raggiungendo uno stato di rilassamento.
Sappiamo che il nostro sistema nervoso si divide in centrale (SNC), che dipende dalla volontà (ci consente ad es. di muovere i muscoli) e vegetativo (SNV), indipendente dalla volontà e che interviene quindi sull’apparato respiratorio, cardiocircolatorio, gastro-enterico e sulla termoregolazione. Il SNV si suddivide a sua volta in simpatico e parasimpatico: il primo è responsabile dell’attivazione/stimolazione dell’organismo, mentre il secondo ha la funzione opposta, si occupa di “rilassare” l’organismo. Il training autogeno interessa esclusivamente il SNV ed in particolare cerca di ristabilire un equilibrio tra i sistemi simpatico e parasimpatico.
Uno dei principi su cui si basa il T.A. è l'ideoplasia, che consiste nella capacità di un elemento ideativo (immagine, pensiero, concetto) di produrre modificazioni somatiche, nel corpo.
Un aspetto interessante della proposta del T.A. è che permette di realizzare "attivamente" un rilassamento: si tratta di un’auto-suggestione, cioè di un’influenza esercitata autonomamente su se stessi e non indotta dall’esterno, come ad es. nell’ipnosi. Autogeno significa appunto che “si genera da sé”, senza l’ausilio di interventi esterni. Una volta appreso, diventa uno strumento che può essere utilizzato quando si vuole, in ogni contesto, da soli, per raggiungere uno stato di rilassamento.
Il T.A. viene applicato in diversi contesti.
Viene proposto principalmente per la cura di ansia, insonnia, emicrania, cefalea, dolori muscolo-tensivi alla zona cervicale, attacchi di panico e in tutte quelle situazioni problematiche in cui l'aspetto psicosomatico è rilevante, ad esempio in caso di problemi gastrointestinali (coliti, gastriti di origine nervosa), dermatologici, respiratori (asma), ipertensione psicogena, tic nervosi, balbuzie/afonia, ecc...
E’ utile nello sport per il miglioramento delle prestazioni. Viene utilizzato per alleviare il dolore, per cui alcune declinazioni specifiche del training autogeno vengono usate ad esempio anche per la preparazione al parto.
Inoltre può avere un effetto positivo sul potenziamento di alcune attività mentali come l’attenzione, la memoria, la concentrazione, rivelandosi quindi utile anche per gli studenti e per chiunque pratichi attività di tipo intellettuale.
Diverse ricerche sperimentali hanno ormai dimostrato l'efficacia del Training Autogeno nella riduzione del dolore e nel miglioramento dei disturbi del sonno, oltre che più in generale nell'alleviare la tensione psico-fisica, rendendolo perciò una tecnica particolarmente adatta ed efficace nel trattamento della patologia della FIBROMIALGIA (Autogenic Training: a mind-body approach to the treatment of fibromyalgia and chronic pain syndrome, 2001, di Sadigh M.R. - Autogenic Training: a mind-body approach to the treatment of chronic pain syndrome and stress related disorders, 2012, di Sadigh M.R. e Moore E.A.- A case of fibromyalgia treated with medical and Autogenic Training, 2005, di Goto, Asama e Nakai).
- Il corso individuale di Training Autogeno, proposto nello studio di psicologia di Casteggio, è strutturato in 8 incontri della durata di circa un'ora, a cadenza settimanale. -
- Per avere ulteriori informazioni su questa tecnica di rilassamento, leggi l'articolo "TRAINING AUTOGENO" -